Con la nuova Legge di Bilancio 2025 in arrivo ci saranno novità e aggiornamenti sul piano Transizione 4.0 e 5.0.
Il Piano Transizione 5.0 porta una serie di aggiornamenti strategici per le imprese italiane, tra cui procedure più snelle, incentivi legati alla sostenibilità, possibilità di combinare agevolazioni e una nuova aliquota unica applicabile agli investimenti fino a 10 milioni di euro. Queste modifiche, elaborate dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sono frutto di un intenso dialogo con la Commissione Europea e saranno formalmente integrate nella Legge di Bilancio 2025.
Un aspetto rilevante è l’effetto retroattivo di queste misure, che consentirà alle aziende già impegnate in investimenti di beneficiare dei nuovi incentivi.
Transizione 4.0: Aggiornamenti
La Manovra 2025 prevede interventi sul programma Transizione 4.0; tra le modifiche principali spiccano la graduale eliminazione degli incentivi per i beni immateriali, come i software, a partire dal prossimo anno, e un tetto massimo di spesa pubblica fissato a 2,2 miliardi di euro. Questi cambiamenti intendono orientare il supporto verso progetti maggiormente focalizzati su innovazione green e sostenibilità.
Transizione 5.0: Cosa cambia con la Manovra 2025
Con l’adozione della Manovra, il piano Transizione 5.0 introduce disposizioni che semplificano il calcolo dei consumi energetici, valorizzando il ruolo delle Energy Service Company (ESCO) e prevedendo percorsi agevolati per ottenere benefici legati alla sostituzione di macchinari non efficienti. L’obiettivo è rendere più immediata l’accessibilità agli strumenti incentivanti destinati al miglioramento delle performance energetiche.
Una delle novità centrali è la definizione di un’aliquota unica del 35% per gli investimenti fino a 10 milioni di euro, con una progressiva riduzione al 5% per la fascia compresa tra 10 e 50 milioni di euro. Per interventi che comportano un risparmio energetico significativo, l’aliquota potrà arrivare fino al 40%, mentre soluzioni che superano determinati obiettivi in termini di sostenibilità potranno beneficiare di un tasso agevolato del 45%.
Maggiore flessibilità con la cumulabilità degli incentivi
Un elemento di grande interesse è la possibilità di combinare gli incentivi del piano Transizione 5.0 con altre misure di sostegno, sia nazionali che europee. Tra queste rientrano il credito d’imposta per investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES), le agevolazioni per le Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e altri programmi di finanziamento. Questa cumulabilità amplia le opportunità di supporto finanziario, rendendo il piano particolarmente interessante per le imprese che operano in contesti strategici.
Il Governo e il MIMIT, con queste nuove disposizioni, punta a favorire la trasformazione digitale e ambientale delle aziende, incoraggiando modelli di crescita responsabili e innovativi in grado di raggiungere i propri obiettivi di sviluppo e sostenibilità.
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